Il primo proprietario dell’antica villa fu Marco Peconio nel II sec. D.C. Il nome deriva da Pacho, dio del vino, cioè Bacco in etrusco; un segno evidente di quanto il territorio sia da sempre legato all’arte del coltivar la vigna ed esaltarne i preziosi frutti. Mille anni dopo la proprietà passò alla famiglia Ricoveri che vi innalzò un palazzo fortificato con annessa torre ancora oggi visibile.
La forma attuale della villa si deve però ai Gualtieri, importante casato di poeti, cardinali e viticoltori che l’acquisirono nel Rinascimento e la intestarono all’Ordine di Santo Stefano. Nell’Ottocento, in seguito all’invasione di Arezzo da parte di Napoleone, la villa fu sequestrata e messa all’asta con il successivo acquisto da parte degli Ubertini, nobile famiglia aretina il cui più noto esponente fu Guglielmo degli Ubertini, il condottiero degli Aretini nella grande battaglia contro Firenze: Campaldino.
All’inizio del secolo passato ci furono i Bucchi, che svilupparono ulteriormente la coltura dell’olio e della vite, piantando la più vecchia delle vigne attualmente presenti in azienda.
Il casale fu poi acquistato dalla famiglia Luzzi. Il Dottor Saverio Luzzi, noto Neurologo, ha riportato la proprietà agli antichi splendori tramite un’accurata e minuziosa ristrutturazione degli ambienti e ha deciso di portare avanti la produzione del vino puntando però sull’alta qualità del prodotto. Da Medico il suo obiettivo è quello di conciliare la tradizione storica e l’innovazione tramite un approccio scientifico al lavoro.

Regione:

Toscana
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